Al PalaSojourner di Rieti, la Pallacanestro 2.015 si è imbattuta probabilmente nella peggior prestazione della sua storia. Un -30 finale, dopo aver toccato anche il -43, che lascia spazio a ben poche recriminazioni. Nell’infrasettimanale di Cento, già dietro l’angolo, ci sarà fortunatamente l’immediata possibilità di riscatto. Problematiche di campo che si aggiungono ad un’altra questione particolarmente scottante che tiene banco in queste settimane. Perché la curva forlivese ha abbassato il volume della voce. Lo spicchio più caldo dei tifosi forlivesi, la Curva Nord Forlì – e di riflesso tutti i vari gruppi organizzati che la compongono – non sarà sulle tribune in occasione delle partite della Pallacanestro 2.015. Perlomeno non in quelle casalinghe. L’assenza si è notata (e sentita) in occasione del debutto casalingo contro Ruvo di Puglia, presenziando invece nelle trasferte di Cremona e Rieti.
Tutto nasce sul finire dello scorso campionato. Dopo gli scontri avvenuti prima di gara2 a Rimini, il club di viale Corridoni prende le distanze dall’accaduto ‘reclamando’ il Daspo (divieto ad accedere alle manifestazioni sportive) a vita per i protagonisti dell’episodio. La Curva Nord Forlì risponde annunciando la sospensione di tutte le attività in occasione dei match casalinghi. La frattura si fa poi ancor più scomposta quando, in occasione della trasferta di Cremona, il club mette sostanzialmente in vendita libera i 50 biglietti a prezzo scontato, ‘riservati’ alla curva. Sette giorni più tardi, contro Ruvo, il settore dell’Unieuro Arena che affaccia su via Punta di Ferro rimane deserto e dentro al palasport si respira un’aria a dir poco insolita.
Questa è la pura narrazione dei fatti di una vicenda che non fa bene e non può rendere felice nessuna delle parti in causa. Danni economici ed emozionali, ma anche di immagine, che nessun’altra campagna, come ad esempio quella delle scuole a palazzo, può purtroppo ‘coprire’. Da qualunque parte la si guardi, la questione non è banale e, anzi, è estremamente delicata. Il presidente biancorosso Giancarlo Nicosanti, negli scorsi giorni, ha allungato la mano. L’auspicio è che si possa presto giungere ad una soluzione e che l’Unieuro Arena torni ad essere una bolgia in ogni ordine di posto. Spingendo la formazione di Antimo Martino, che sta già attraversando un momento complicato.
Foto di Massimo Nazzaro









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